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I problemi con la droga di Cory Monteith

Foto: © Tammie Arroyo / kikapress

Non si conoscono ancora le cause del decesso di Cory Monteith, trovato morto nella sua camera d’albergo a Vancouver.

L’attore di “Glee” è volato in Canada senza la fidanzata Lea Michele e giovedì sera ha cenato con Maureen Webb, co-fondatore della Project Limelight Society, che ha raccontato di aver visto Cory “in ottima forma, in salute”.

Anche se i risultati dell’autopsia non sono ancora stati resi noti, in molti parlano di droghe e/o farmaci ricordando il difficile passato del ragazzo.

Foto: © Vince Flores / kikapress

Di recente Monteith aveva parlato con il regista Josh C. Waller dei suoi problemi con la droga, “perfetti” per saper interpretare il ruolo di un tossicodipendente nel suo prossimo film.

“Si è aperto con me”, ha raccontato Waller. “Mi ha detto ‘Posso fare questo personaggio, conosco questo personaggio. Io ero così. Ho vissuto sulla mia pelle questa storia, ho avuto una gioventù travagliata.'”

In un’intervista dello scorso anno Cory ha rivelato che i suoi problemi con la droga sono iniziati “all’età di 12 anni”. Ha frequentato 16 scuole diverse, molte delle quali con programmi alternativi per “bambini problematici”, prima di ritirarsi a soli 16 anni.

Foto: © kikapress

A quell’epoca la droga era diventata “un problema serio” per lui: faceva uso “di tutto, il più possibile”.

Il punto di rottura è arrivato quando Monteith ha rubato “una cifra significativa” ad un membro della sua famiglia. A quel punto gli è stato dato un ultimatum: smetti di drogarti o finisci in prigione.

“Ho cambiato la mia vita”, ha spiegato. “Mi sono trasferito in un’altra città e ho deciso che avrei imparato a recitare.”

Nel 2009 Cory si è trasferito a Los Angeles dopo aver ottenuto il ruolo di Finn nella serie tv “Glee” e ha continuato a combattere per rimanere sobrio. “Ho raddoppiato i miei sforzi per riuscirci”, ha rivelato.

Nell’aprile del 2013 l’attore è tornato in clinica per disintossicarsi, segno che in questo processo qualcosa è andato storto. Saranno stati i problemi con la droga a causare la sua morte prematura all’età di 31 anni?

Josie:

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  • E' interessante conoscere la sua storia e mi rattrista il fatto che un bambino di 12 anni inizi a fare uso di droghe anche se purtroppo è una triste realtà...spero veramente in meglio per la sua famiglia.

  • Poveretto, che pena, ma non perche' era famoso, quelle sono cazzate. La morte di un ragazzo di 31 anni e' sempre una tragedia a parer mio, indipendentemente dalle cause.

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