poveretto, se avesse evitato quel #israele sarebbe stato meglio.. purtroppo la terra santa predica bene ma razzola sempre male.. la religione dovrebbe insegnare amore, pace e rispetto ma là non si fà nulla di tutto ciò.

Elici la prossima volta impara a leggere, che mi pare di capire che la capra qui non sono io.
Ho solo detto che se non avesse scritto #israele non ci sarebbero state liti poichè non avrebbe nominato nè israele nè la palestina e quindi non si sarebbe messo senza volere in mezzo ad una discussione del genere.
P.S. anch’io sono stata a gerusalemme e sinceramente io ho la mia idea nella questione arabo-israeliana ma sono affari miei e non vengo a parlarne di certo in un sito di gossip.

E’ una discussione molto molto molto contorta. Il Tag #israele non è sbagliato, tecnicamente e geograficamente in questo preciso istante della storia il muro del pianto si trova in israele, non avrebbe potuto scrivere altrimenti. Così come, per quanto nemmeno io sia favorevole al massacro dei palestinesi, non è nemmeno giusto dimenticare il motivo per cui il muro del pianto è nato. Tutte le persone che ho visto visitarlo hanno reagito tutte nello stesso modo, parlando di emozioni fortissime trovandosi in quel luogo. Lui è un umano, è libero o meno di visitare determinati luoghi e dire determinate cose, non ha mancato di rispetto a nessuno scrivendo quella frase, e se i fan palestinesi non lo comprendono allora sono i primi a dover imparare che finché loro porteranno addosso quest’odio non si andrà da nessuna parte. Non devono dimenticare quello che vivono ogni giorno, semplicemente capire che determinati luoghi dovrebbero essere sacri, al di là della religione o del proprio credo.

Non vedo che cosa ci sia di male a pubblicare una foto di un luogo di culto su un qualsiasi social network. Come pubblichiamo le foto di San Pietro o di una qualsiasi chiesa perchè non pubblicare anche questa…