Evan Rachel Wood: “Manson ha abusato di me davanti alle telecamere”

evan marilyn Evan Rachel Wood: Manson ha abusato di me davanti alle telecamere

Foto via web

Evan Rachel Wood è ritornata a parlare delle violenze sessuali subite durante la sua relazione col cantante Marilyn Manson.

L’ha fatto durante il documentario Phoenix Rising, presentato domenica scorsa al Sundance Film Festival, nel quale ha parlato del legame avuto con la star di Sweat Dreams tra il 2006 e il 2011.

Evan ha letteralmente scioccato i fan, col racconto della prima violenza che si sarebbe consumata davanti alle telecamere, sul set del videoclip di Heart-Shaped Glasses.

(ATTENZIONE: segue un racconto abbastanza crudo degli eventi, sconsiglio di proseguire con la lettura a chi è più sensibile nei riguardi dell’argomento)

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“Nulla è stato come avrebbe dovuto essere” ha detto “Abbiamo fatto cose che non erano quelle che mi erano state proposte… Avevamo discusso di una scena di sesso simulato, ma una volta davanti alle telecamere, ha iniziato a penetrarmi davvero. Non avevo mai acconsentito. Sono un’attrice professionista, l’ho fatto per tutta la vita. Non sono mai stato su un set così poco professionale in vita mia fino ad oggi”.

“Era un caos completo”, ha continuato. “Non mi sentivo al sicuro. Nessuno si prendeva cura di me. È stata un’esperienza davvero traumatizzante girare quel video. Non sapevo come difendermi o come dire di no perché ero stata condizionata e addestrata a non rispondere mai, a resistere”.

“Tutta la crew era molto a disagio e nessuno sapeva cosa fare”, ha aggiunto.

“Sono stata costretta a compiere un atto sessuale commerciale con false pretese”, ha detto Evan nel documentario. “In quel momento è stato commesso il primo crimine contro di me. Sono stata essenzialmente violentata davanti alla telecamera”

L’attrice ha continuato spiegando di aver avuto paura a parlare della cosa dopo quell’episodio e che la violenza nei suoi confronti è diventata più intensa nel corso della relazione.

“È ora che dica la verità”, ha detto in una sessione di domande e risposte dopo la proiezione. “È giunto il momento per me di dire finalmente la mia versione. Non posso più tacere e le persone crederanno a quello che vorranno credere. Non è il mio lavoro convincere le persone. Io non sto mentendo. È il mio lavoro dire la verità ed è quello che ho fatto. È tutto ciò che posso fare”.

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