Maria Sharapova nel business dei dolci

shara Maria Sharapova nel business dei dolci

Foto: © KBA/ZOJ/kikapress

Sappiamo che alle star piace guadagnare qualche soldino extra creando linee di abbigliamento, profumi e simili. Maria Sharapova, già una delle sportive più pagate del mondo secondo Forbes, ha deciso di seguire questa tendenza con un pizzico di originalità in più.

La tennista ha lanciato una linea di caramelle gommose chiamata Sugarpova e in effetti l’idea è un po’ diversa dal solito, anche se credo che le novità finiscano qui. Per il resto, nonostante il sito ufficiale del prodotto parli di una linea di caramelle “luxury” e di “forme e tipi inaspettati”, io vedo i soliti orsetti gommosi e simili.

maria Maria Sharapova nel business dei dolci

© Sugarpova

La cosa buona è che parte del ricavato di questa iniziativa verrà devoluto alla Maria Sharapova Foundation. O almeno così ha detto lei.

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6 commenti

6 commenti a “Maria Sharapova nel business dei dolci”

  1. Mez ha scritto:

    5 dollari a pacchetto, venduti in alberghi di lusso…se avesse fatto un prezzo più basso le caramelle se le sarebbero potuti comprare tutti e i ricavati sarebbero stati molti di più, sinceramente credo poco a tutte ste cavolate che dicono. E' una tennista dovrebbe fare la tennista.

  2. Mia ha scritto:

    Concordo!Ma chi se le comprerebbe mai le sue caramelle,non poteva lanciare una linea di racchette o di palline da tennis?

  3. sgugs ha scritto:

    massì ma non sono tanto 5dollari.. son meno di 5euro… carino il packaging

  4. banana_ ha scritto:

    incredibile, anche le caramelle da fighetti si sono inventati…e poi scusate, ma l'abito chi gliel'ha disegnato, lo stesso designer delle caramelle? sembra la tenda della mia doccia.

  5. elena ha scritto:

    La Sharapova è diventata famosa più per essere bella che per essere una brava tennista…quindi tenta di far soldi con altro…

  6. già ha scritto:

    elena ti confondi con la kournicova mi sa… la sharapova è fra le migliori tenniste al mondo, vedi tu… brutta cosa l'invidia eh?