Foto: © OUT magazine

Daniel Radcliffe è il protagonista del prossimo numero della rivista OUT, per il quale l’attore è stato fotografato da Kai Z Feng.

Pettinato e tirato a lucido, ai miei occhi l’attore 23enne ha un certo fascino e trovo interessante anche la sua intervista.

Foto: © OUT magazine

Ancora su “Harry Potter”:

“Ciò che ho imparato, ancora di più che il recitare in sè, è stato il comportamento da tenere sul set”, ha spiegato Daniel. “In quanto attore protagonista hai un’enorme opportunità di influenzare l’intero processo delle riprese in base al modo in cui ti poni giorno per giorno. Se arrivi sul set motivato, pieno di energie e pronto a girare, nessun altro potrà avere delle scuse.”

Sull’andare avanti dopo la saga:

“Ho sempre detto che è un processo lungo, in un certo senso lungo tutta la vita. E’ questione di provare alla gente che sono in questo business a lungo termine e che il mio obiettivo non era quello di diventare famoso e cavalcare l’onda più a lungo possibile. Amo quasi ogni aspetto di questo settore e voglio restarci e se potessi morire sul set di un film a 80 anni ne sarei felice.”

Foto: © OUT magazine

Su “Kill your darlings”, nel quale Radcliffe interpreta il poeta omosessuale Allen Ginsberg:

“Ho pensato, questo è il ruolo di un giovane uomo che si è comportato da figlio devoto per tutta la vita e che, nel corso del film, trova la forza per mostrare al mondo molto di più di quello che ci si aspetta da lui, diventando un artista e un ribelle.”

“So che molte persone sono scettiche di fronte alla mia interpretazione perché non gli assomiglio e sono un inglese di ceto medio, non vengo dal New Jersey. Ma penso che questa cosa renda tutto più eccitante, perché la gente non sa cosa aspettarsi.”