Ian Somerhalder ricorda nostalgico il suo primo appartamento a Milano

Ian Somerhalder Ian Somerhalder ricorda nostalgico il suo primo appartamento a Milano

Foto: @ Instagram/ Ian Somerhalder

E’ uno Ian Somerhalder nostalgico quello che di recente ha deciso di condividere su Instagram alcuni ricordi legati all’inizio della sua carriera da modello.

Il vampiro dagli occhi di ghiaccio è arrivato a Milano per lavoro e, prima di andare in aeroporto per tornare dalla sua Nikki, ha deciso di trascorrere qualche minuto nei pressi del suo primo appartamento milanese:

 “Piazzale Fratelli Zavattari, 6.15 di questa mattina a Milano.” Ha scritto Ian sul social “Nel 1995 questo è stato il mio primo appartamento quando facevo il modello. Ci sono così tanti ricordi legati ai miei 16 e 17 anni in questa piccola piazza che ho voluto fermarmi e pensare ancora una volta. (…) Questa fredda mattinata mi ha ricordato di quando persi le chiavi di casa e dovetti aspettare che al mattino i miei vicini scendessero per andare a lavorare per poter finalmente entrare. All’epoca la cosa non mi turbò perché era una mattinata tranquilla ed io ne ho un bel ricordo. Mi sedetti sul marciapiede e cominciai a scrivere sul mio diario che a quei tempi portavo sempre con me. Era tutto così semplice allora e sono già passati 20 anni. Ora nel 2018 il panificio ha cambiato forma, ha ancora un odore incredibile, ma è cambiato. All’epoca c’era una donna della Sicilia che cuoceva il pane ogni giorno così come aveva fatto per ben 22 anni di fila. Quando non avevo soldi mi regalava del pane e qualche volta un bicchiere di vino e poi con un accento fitto mi diceva che sarebbe servito ad aprire la mente e scaldare il cuore. Ho apprezzato molto quella donna anziana e lei sapeva benissimo che io ero soltanto un ragazzino che cercava di farcela nel mondo. Vorrei tanto sentirmi ancora come allora. Immaginate come sarebbe bello vivere ogni giorno della nostra vita con tanta curiosità. Ora, invece, ogni cane che vedo passeggiare è seguito dal suo padrone che lo tiene al guinzaglio col viso illuminato dallo smartphone. Sappiate che le vostre vite non sono racchiuse dietro uno schermo luminoso e questo è soltanto uno strumento. Le cose buone vengono dai nostri cuori e dalla nostra anima. Io credo davvero in questo.”

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